INTRODUZIONE ALLA PUBBLICAZIONE
Presentazione dell’Autore
L’idea della sinfonia è nata dall’osservazione del progetto della meridiana solare ideata dal prof. Dante Tognin di Padova. La meridiana, di forma ellittica, con all’interno una grande “A” che ricorda l’umanista e architetto fiorentino Leon Battista Alberti, mi ha suggerito un richiamo alle concezioni dell’uomo, della scienza e della natura proprie dell’umanesimo quattrocentesco; ho quindi inteso rappresentare una visione del tempo articolata in tre fasi – passato, presente e futuro – idealmente associate alla nascita del cosmo e al suo espandersi nel tempo, in un’espansione che infine si ricollegherà ai suoi albori, dato che la figura non si interrompe ma crea un’ellisse senza inizio né fine. La sinfonia è stata concepita come composizione per orchestra formata da: due flauti, oboe, due clarinetti, due fagotti, quattro corni, due trombe, tre tromboni, timpani, percussione, arpa e archi. Dall’inizio della stesura, in ogni modo, ho pensato anche ad una versione organistica e quindi il linguaggio usato in questa composizione risente di questa duplice destinazione. La prima esecuzione è avvenuta il 30 gennaio 2000 all’organo Mascioni dell’auditorium “Canneti”di Vicenza, poi, il 6 aprile 2000 la sinfonia è stata eseguita nel Duomo di S. Lorenzo ad Abano Terme dall’orchestra del conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza diretta dal maestro Claudio Martignon. Per l’esecuzione, l’ideale sonoro è rappresentato da un organo a tre manuali di carattere sinfonico; è ugualmente possibile l’esecuzione anche su di uno strumento a due manuali purché, oltre ai normali registri, sia dotato di un registro ad anima di sedici piedi al grand’organo, un registro violeggiante al recitativo, ance ai manuali e al pedale. La registrazione indicata in partitura si riferisce all’esecuzione del 30 gennaio 2000 all’organo Mascioni del conservatorio di Vicenza, ma non è vincolante. Ogni organista dovrà quindi adattarla tenendo conto delle caratteristiche dello strumento disponibile.
La sinfonia è fondata su due temi principali (il “Tema della vita” e l'”Inno al Progettista”) esposti rispettivamente all’inizio e alla fine dell’opera. Il primo è eseguito dall’inizio in forma originale, per poi subire successive variazioni; il secondo inizia già in forma variata, per poi presentarsi nel modo originale solo nel IX movimento.
” PASSATO ” “La nascita dell’Universo” Il movimento inizia su un basso ostinato di DO e le prime cinque note danno origine al “tema della vita”; il tema poi si amplia per moto contrario per rappresentare l’iniziale espansione della materia. “L’Uomo” Il secondo movimento simboleggia la nascita dell’Uomo e il significato profondo della vita.
“PRESENTE ” “Le stagioni” E’ un periodo musicale in cui i “crescendo” e i “diminuendo” vogliono indicare l’alternanza delle stagioni. Qui s’intrecciano il tema della vita ed altri temi da esso derivati. “Il segreto della Meridiana” Il tema (la prima variazione dell’ “Inno al Progettista”) è intrecciato al tema della vita ed è esposto – in modo lento e misterioso – prima dal flauto e poi dalla voce celeste (simboli di natura umana e natura celeste). “Il dialogo dell’Umanità” Il movimento inizia con un breve canone a due parti sul tema della vita: il tema enunciato dal maestro è ripetuto dall’allievo. Un crescendo porta all’episodio successivo, che vuole rappresentare la consapevolezza raggiunta dall’allievo ed il suo conseguente dialogo con l’umanità.Il dialogo, realizzato fra registri del grand’organo e del pedale e sostenuto da arpeggi del recitativo, rappresenta la natura umana in sintonia con la natura celeste; il tutto prosegue in un crescendo che, tramite una cadenza perfetta, esplode nella luce della conoscenza.
” FUTURO ” Il”Genius Loci” Le radici del luogo, ossia il “Genius Loci” di Abano. Il profilo sinusoidale dei Colli Euganei è musicalmente rappresentato dall’ andamento del tema della vita, il cui profilo curvilineo evoca “madrigalisticamente” una sinusoide perfetta sul pentagramma. Nella seconda parte il registro di sedici piedi unito al precedente crea una sonorità evocante le acque termali fumanti. “Tema della Pace” Questo movimento, cantabile e melodico, è ancora fondato sul tema della vita presentato però con distanze diverse fra gli intervalli. “La formazione umana” Il tempo della formazione umana è scandito dalla meridiana solare; è un tempo misurabile che non concede incertezze e ripensamenti, ed è rappresentato quindi da un ritmo serrato e deciso in stile fugato. “Inno al Progettista” E’ solo nell’ultimo movimento che il secondo tema si presenta nella forma originale. In omaggio alle speculazioni matematiche dell’età umanistica, il tema è ispirato alla serie di Fibonacci (in cui ogni numero è la somma dei due precedenti secondo la progressione 1-2-3-5-8-13…).L’ “Inno al progettista” è composto da note ricavate numerando i suoni della scala cromatica ascendente. Si crea così un corale di otto battute che formano la prima frase del corale, mentre la seconda presenta lo stesso per moto contrario, la terza per moto retrogrado e la quarta per moto contrario del retrogrado. Si crea quindi un corale di 32 battute esposto due volte, la seconda in fortissimo e scale ascendenti, sostenuto da un basso ostinato di semiminime. La coda riprende il tema del primo movimento, che descriveva la formazione dell’universo, a simboleggiare un collegamento ideale tra il futuro ed il passato; così da avere una rappresentazione perfetta del tempo senza inizio né fine nella ciclicità universale.